Piazzale Michelangelo è la piazza che ospita l’Abbazia del Santissimo Salvatore, l’edificio più importante del paese e al quale Abbadia San Salvatore deve il suo nome. L’antico monastero fu fondato, secondo la leggenda, dal re longobardo Ratchis, testimone dell’apparizione miracolosa del Salvatore su di un albero, attorno al quale la chiesa sarebbe stata edificata. L’Abbazia del Santissimo Salvatore è celebre nel mondo per la spettacolare cripta e per essere stata per secoli la sede ospitante della cosiddetta “Bibbia Amiatina”, la più antica copia manoscritta conservata integralmente della Bibbia nella sua versione latina redatta da San Girolamo (della quale ancora oggi è conservata un fac-simile fedele in tutto e per tutto all’originale). La costruzione della chiesa attuale si data in gran parte agli inizi dell’XI secolo e si deve all’opera dell’abate Winizo; la data di consacrazione è attestata al 1035. L’edificio a pianta patibolare (a forma di T) fu costruito con la roccia trachitica tipica della montagna, un materiale di colore scuro capace di conferire alla struttura un’immagine solenne e austera.
Quello che era il cortile e una parte dei boschi immediatamente adiacenti all’abbazia oggi costituisce Piazzale Michelangelo, una delle piazze più belle e più vive del paese. Qui, oltre al flusso di turisti che fa visita all’abbazia, si può trovare durante l’arco dell’anno l’organizzazione di numerosi eventi e, nel mese di luglio, è in questa piazza che si conclude l’Offerta dei Censi, la rievocazione storica che ricostruisce la vita medievale di Abbadia San Salvatore, nota al tempo come Castel di Badia, proprio all’ombra della sua monumentale abbazia.