Le “Fiaccole” di Abbadia San Salvatore (Monte Amiata – Siena) sono state fra le protagoniste della “Festa dei Fuochi rituali” che si è svolta ieri, 2 dicembre, ad Agnone.
Una delegazione di sette “fiaccolai”, guidata dal presidente della stessa associazione dei fiaccolai e accompagnata dal sindaco Fabrizio Tondi e dall’assessore al turismo Roberto Bechini, ha costruito nella piazza principale di Agnone una fiaccola alta 5 metri a rappresentare la tradizione badenga in seno a una manifestazione ha visto partecipare alcuni dei fuochi sacri più importanti d’Italia.
L’appuntamento molisano, che riunisce alcune delle principali tradizioni legate al fuoco, è stato inoltre teatro della firma di un protocollo di intesa che punta a una valorizzazione sistematica delle feste italiane dei fuochi rituali.
Le singole comunità aderenti, che si adoperano da anni per la conservazione e la riproposizione degli antichi rituali del fuoco patrimonio delle loro comunità, hanno deciso così di riconoscersi e affermarsi attraverso la propria storia e cultura, preservando gli elementi cerimoniali caratterizzanti le loro tradizioni.
In particolare il protocollo d’intesa punta a favorire la reciproca collaborazione con interventi proficui per la buona realizzazione di ogni singola festa del fuoco al fine di valorizzare gli aspetti culturali, storici e tradizionali dando vita a una vera e propria “Rete dei fuochi cerimoniali” che, nel corso degli anni coinvolgendo altri riti ignei, possa avanzare una candidatura UNESCO quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità e partecipare, nei limiti del possibile, ai riti, organizzare convegni, mostre e scambi culturali tra le scuole.
“La “Festa dei Fuochi rituali” di Agnone – commenta Il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi – ha accolto la millenaria tradizione delle Fiaccole nella volontà di condividere un percorso di valorizzazione che coinvolga le comunità italiane che tramandano e custodiscono feste del fuoco. È questo uno dei primi passi concreti per creare una rete nazionale di città del fuoco, passo fondamentale verso il riconoscimento di queste feste rituali come patrimonio culturale immateriale da tutelare”.
Il protocollo di intesa è stato firmato dai comuni di Agnone (IS); Abbadia San Salvatore (SI); Bagnoli del Trigno (IS); Belmonte del Sannio (IS); Civitanova del Sannio (IS); Fara Filiorum Petri (CH); Mirabello Sannitico (CB); Montefalcone nel Sannio (CB); Oratino (CB); Pietrabbondante (IS); Pitigliano (GR); Roccavivara (CB); Salcito (CB); San Marco in Lamis (FG); Sante Marie (AQ).
La “Festa dei Fuochi rituali” ad Agnone oltre alle Fiaccole di Abbadia San Salvatore, ha visto la partecipazione delle seguenti tradizioni: Faglia di Oratino, Farchia di Montefalcone nel Sannio, Farchia di Salcito, Ndoccia di Civitanova del Sannio, Ndoccia di Agnone, Ndoccia di Pietrabbondante, Farchia di Fara Filiorum Petri, Laura di Mirabello Sannitico, Torciata di Pitigliano, Farchia di Roccavivara, Fracchia di San Marco in Lamis, Ntossa di Santo Stefano di Sante Marie.
Intanto ad Abbadia San Salvatore sono in pieno svolgimento i preparativi dell’edizione 2023 delle Fiaccole che si rinnoverà nella notte 24 dicembre quando, le tipiche cataste di legna a forma piramidale alte fino a sette metri che vengono costruite in ogni angolo del borgo medioevale amiatino, saranno incendiate e con il loro fuoco illuminano la notte della vigilia, offrendo a tutti la possibilità di vivere un Natale che non si trova in nessun altro luogo al mondo e che fa propri valori come quello dell’accoglienza, dell’amicizia, della semplicità.