Le faville del fuoco danzano verso il cielo scuro della notte, il calore vigoroso si insinua piano sotto le vesti e riscalda il volto e l’anima nel freddo crepuscolo di dicembre. Per le strade, canti armoniosi coronano le risa di gioia e serenità della gente che si ritrova nelle piazze a rinnovare amicizie e conoscenze. È la notte della vigilia di Natale ad Abbadia San Salvatore, la notte di una “antica tradizione”, la notte delle Fiaccole.
Ogni 24 dicembre Abbadia San Salvatore, sul Monte Amiata, torna a vivere la sua festa più bella. Sacra al punto da perdersi nella memoria, tanto antica da smarrirsi nella notte dei tempi, la sera delle Fiaccole (pire di legna alte fino a sette metri) non è solo un momento sospeso nel sogno in attesa del Natale, non solo il rinnovarsi di ancestrali liturgie tramandate di padre in figlio, di nonno in nipote, ma l’apice perfetto di un tempo incomparabile che è radicato nel cuore e nel DNA di ogni abitante di Abbadia.
La cerimonia si svolge ogni anno con un rituale tradizionale. Alle ore 18, in un momento intimo e spettacolare capace di radunare centinaia di persone, si dà il via alla Cerimonia di Accensione con la “Benedizione del Fuoco” che segna l’inizio della festa. La banda suona canti natalizi e la fiaccola davanti al Municipio viene accesa con il fuoco sacro. Questo è il segnale convenuto: da qui i Capi Fiaccola, con le loro torce divampanti, portano il fuoco che accenderà le altre decine di Fiaccole disseminate nel centro storico e in tutto il resto della cittadina del Monte Amiata. Uno spettacolo carico di magnetismo e suggestione per un Natale unico, che non si trova in nessun altro luogo al mondo.