A tu per tu con la montagna e i suoi luoghi incontaminati: sono 4 i sentieri per scoprire paesaggi mozzafiato e panorami indimenticabili. Tra le tante possibilità di trascorrere una vacanza diversa, Abbadia San Salvatore offre questa incredibile opportunità a chi ama immergersi in una natura densa di storia e bellezza.

Dal più semplice al più impegnativo sono tutti percorsi organizzati e segnalati, perfetti per il trekking, il nordic walking e la corsa.

Il più facile è il “Percorso della Miniera”, segnalato attraverso il colore rosso. Circa 50 minuti per un totale di 4,3 Km alla scoperta dei siti della vecchia Miniera, costeggiando il punto panoramico del Laghetto Verde, la vecchia ciminiera e la polveriera per poi tornare a Abbadia San Salvatore. Si parte da un’altitudine di 830 s.l.m. e si arriva a 985 s.l.m.
Correndo si impiegano circa 25 minuti.

Di media difficoltà il “Percorso di S. Antonio”. Segnalato dal colore marrone si snoda per 9,8 Km ed arriva ad un’altitudine di 1068 s.l.m. Attraverso castagneti e pinete lungo la vecchia strada che collegava Abbadia San Salvatore a Piancastagnaio l’itinerario porta ai vecchi poderi di Sant’Antonio e della Cipriana situati intorno ai 1000 s.l.m.  per poi ridiscendere ad Abbadia. Un camminatore impiega circa 2 ore per percorrerlo. Chi corre può farcela in poco più di un’ora.

Sono invece 12,5 Km quelli previsti dal “Percorso della Cipriana” segnalato dal colore azzurro. Anche questo un itinerario di media difficoltà che si sviluppa tra castagni e pinete fino al podere di Cerro del Tasca per poi raggiungere i ruderi di Montarioso dove in una ampia radura è possibile scorgere un bellissimo panorama della montagna prima di arrivare in località Cipriana da dove inizia la discesa per Abbadia San Salvatore. Due ore e 20 di camminata per raggiungere una altitudine di 1068 s.l.m., correndo invece si impiega circa un’ora e mezza.
Più difficile e impegnativo il “Percorso del Capomacchia” segnalato dal colore viola. Un itinerario di 22,5 Km. Che, otre ai castagni e alle pinete, si spinge per una buona parte all’interno della secolare faggeta per arrivare fino ai 1530 slm a poche centinaia di metri dalla vetta della montagna. Un buon camminatore impiega 5 ore e 20 minuti per completarlo mentre correndo ne bastano due e mezza. In avvio il sentiero segue l’itinerario del percorso precedente da cui si stacca con una imperiosa salita per arrivare alla capanna del Capomacchia per poi congiungersi alla strada di “Rigale” nel punto massimo da cui parte la discesa verso Abbadia San Salvatore. Il percorso porta alla scoperta delle caratteristiche località di Catarcione con i suoi castagni secolari, dell’Acquapassante con le sorgenti di acqua sulfurea, della chiesetta dell’Ermeta, del Laghetto Verde e della Ciminiera prima di congiungersi agli altri sentieri per raggiungere il paese.